Museo Archeologico Nazionale di Valletta

Il Museo Archeologico Nazionale è il principale museo dedicato all’archeologia di Malta. Situato al centro di Valletta, la ricchissima collezione esposta al suo interno si estende dalla preistoria fino alla fine dell’epoca romana: fra i manufatti esposti ci sono sia la Venere di Malta che la Dea Dormiente, due dei simboli dell’isola, risalenti almeno al 2.500 a.C. L’edificio che ospita il Museo è l’Auberge de Provence, un edificio barocco costruito nel 1571 per conto dei Cavalieri di Malta.

Inaugurato nel 1958 come Museo Nazionale, inizialmente conteneva sia la collezione archeologica, sia la raccolta di pittura classica. Quest’ultima collezione è stata spostata nel 1974, con l’inaugurazione del Museo di Belle Arti. La collezione del Museo contiene reperti provenienti da tutta l’isola ritrovati durante i numerosi scavi archeologici.

La collezione del Museo

La collezione del Museo Archeologico è divisa in due parti:

  • Il piano terra è dedicato alle più antiche testimonianze ritrovate sull’isola. I reperti qui esposti risalgono al periodo preistorico, dalla fase di Għar Dalam (5200 a.C.) fino alla fase Tarxien (2500 a.C.).
  • I piani superiori del Museo Archeologico Nazionale ospitano le collezioni relative all’Età del bronzo e al periodo fenicio.

Al pianterreno la prima sala contiene manufatti risalenti ai primi insediamenti scoperti a Malta, fino alla costruzione dei templi. Questi elementi mostrano uno spaccato di vita preistorica, come attrezzi in pietra, ornamenti, rappresentazioni di animali e figure umane.

La sala principale del Museo Archeologico Nazionale contiene i reperti provenienti dai templi megalitici sparsi per l’isola. Sono presenti modelli delle strutture e di alcune sepolture, così come elementi architettonici originali, con relative foto d’epoca scattate durante gli scavi.

La Dea dormiente e la Venere di Malta

Le statuette ritrovate nei templi sono fra le scoperte archeologiche più importanti per la loro unicità: si tratta di rarissime raffigurazioni umane risalenti a più di 5.000 anni fa, e pochissimi musei al mondo possono vantare una tale collezione. Sono state formulate diverse teorie relative alla loro funzione, la forma e alcune similitudini con altri reperti trovati nel Mediterraneo fanno pensare che si tratti di raffigurazioni di una dea della fertilità.

Tra queste la più importante per valore artistico è la Dea Dormiente, rinvenuta nell’Ipogeo di Hal Salflieni e risalente a 5000 anni fa. Si tratta della raffigurazione in creta di una donna distesa di lato su un letto, con la testa reclinata e appoggiata sul braccio.

Altre statue simili a sculture di divinità femminili sono state ritrovate nel tempio di Ħaġar Qim: queste opere rappresentano donne con fianchi e braccia molto grosse, ma mani e piedi piccoli; indossano gonne a pieghe e hanno le gambe piegate di lato. Tra queste c’è la Venere di Malta, una statuetta alta 10 cm e modellata con uno straordinario realismo.

L’età del bronzo e il periodo fenicio

Una volta raggiunto il primo piano si accede direttamente alla sala dedicata alle car ruts, dei solchi nella roccia che sembrano veri e propri binari di epoca neolitica, la cui funzione non è stata ancora pienamente chiarita. All’interno della sala si può camminare sopra un modello di questi misteriosi solchi, mentre un video spiega le ipotesi formulate dagli studiosi sulla loro origine e funzione.

La sala dedicata al periodo fenicio espone oggetti di uso quotidiano e altri ritrovati in siti funebri, come il sarcofago antropomorfo. Altri reperti, seppure ritrovati a Malta, sono stati introdotti con l’instaurazione delle rotte commerciali: è il caso del ciondolo di Horus e Anubis. Installazioni multimediali e pannelli esplicativi consentono di capire come venissero prodotti, trattati e colorati i tessuti durante il periodo fenicio.

L’edificio del Museo: l’Auberge de Provence

L’Auberge de Provence è un palazzo barocco realizzato su commissione dell’Ordine di San Giovanni nel 1571. L’architetto è stato probabilmente Girolamo Cassar, colui che ha realizzato la maggior parte degli edifici di Valletta nello stesso periodo. Il Gran Salone del primo piano è la stanza più decorata dell’edificio. Il salone fungeva anche da refettorio e ospitava le riunioni e i banchetti dei Cavalieri.

Il Museo Archeologico offre un’area di svago per i bambini, oltre ad un ascensore per passeggini e carrozzine. Il tempo della visita può essere più o meno lungo: considerate un’ora per vedere tutto.

Come arrivare al Museo Archeologico

Il Museo Archeologico Nazionale di Malta si trova a Valletta, in Republic Street, in una delle vie più ricche di cose da vedere della capitale maltese: lungo la stessa strada si trovano ad un paio d’isolati la Concattedrale di San Giovanni Battista e il Palazzo del Gran Maestro, proseguendo ancora si raggiunge Casa Rocca Piccola.

Buona parte delle linee degli autobus di Malta hanno il capolinea alla stazione degli autobus di Valletta, di fronte al City Gate. Per arrivare al Museo dalla stazione degli autobus è sufficiente entrare per la Porta della Città e procedere sempre dritto attraversando la Piazza del Teatro Reale e continuando per un paio di isolati.

Orari

Il Museo Nazionale di Archeologia ha un orario estivo e uno invernale.

  • Durante l’orario estivo, da marzo a dicembre, il museo è aperto tutti i giorni dalle 10:00 fino alle 18:00, con l’ultimo accesso consentito alle 17:30.
  • A gennaio e febbraio invece il museo apre dalle 9:00 fino alle 17:00, con chiusura settimanale il martedì.

Il Museo rimane chiuso il primo gennaio, il Venerdi Santo di Pasqua, il 24, 25 e 31 dicembre.

Biglietti

Il Museo Archeologico è una scelta decisamente economica: il biglietto intero costa solo 5 €. Sono previste riduzioni per chi ha più di 60 anni e per i ragazzi tra i 12 e i 17 anni: in questo caso il biglietto costa 3,50 €, mentre per i bambini dai 6 agli 11 anni il prezzo è 2,50 €. L’ingresso è gratuito per i bambini fino a 6 anni. Con la Malta Discount Card si può entrare nel Museo con una riduzione del 50%: maggiori informazioni sono disponibili in questa pagina.

  1. Gianluca
    Rispondiamo a tutte le richieste per le visite guidate direttamente via email, per questo le richieste in merito sembrano senza risposta.

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